Adolescenza: un’età di trasformazioni, cambiamenti, domande e silenzi

L’adolescenza è una fase importantissima della nostra vita, fatta di profonde trasformazioni psico-fisiche, che coinvolgono l’intero arco di esperienze della persona e della sua famiglia.

È il tempo in cui si cerca un’identità individuale, che contenga in sé gli aspetti relazionali e quelli familiari, dentro e fuori il nucleo familiare. Per questo vengono messe in discussione le certezze precedentemente accumulate e si tende a sfidare il mondo intero e, quindi, sé stessi.

In questa fase, fa parte del percorso il sentirsi confusi, fragili, persi, arrabbiati, isolati.

Quando il disagio supera una certa soglia, ci si mette a rischio, o ci si perde in sé, chiedere aiuto è fondamentale.
La psicoterapia per adolescenti a L’Aquila rappresenta uno spazio protetto in cui i ragazzi possono esprimersi, essere ascoltati e trovare nuove risorse per affrontare ciò che stanno vivendo.

Quando la sofferenza si nasconde dietro il silenzio

Può capitare che alcuni genitori si accorgano che qualcosa è cambiato nella loro figlia o nel loro figlio. Vedono chiusura, cattive risposte, isolamento, difficoltà scolastiche, sbalzi d’umore.

Non sempre è facile distinguere tra “normali crisi adolescenziali”, ossia ciò di cui parlavamo prima e che è importante che faccia parte di questa fase di vita, e segnali di vero disagio psicologico, bisognoso di ascolto e di attenzione.

Ecco alcuni possibili campanelli d’allarme:

• Isolamento marcato dal mondo esterno
• Irritabilità o aggressività improvvisa o persistente
• Ritiro scolastico o rifiuto di studiare
• Disturbi alimentari o del sonno
• Uso eccessivo di social o videogiochi
• Autolesionismo o pensieri negativi

In questi casi, la psicoterapia per adolescenti a L’Aquila può essere un aiuto fondamentale.

A chi è rivolta la psicoterapia per adolescenti

La terapia è indicata per ragazzi tra i 10 e i 18 anni che:

• attraversano fasi di crisi o di malessere intenso
• vivono conflitti familiari o scolastici ripetuti
• vivono il sentirsi soli, ansiosi o “fuori posto” come qualcosa di fortemente invalidante
• hanno vissuto eventi traumatici o separazioni e il pensiero dell’evento è ricorrente

“Non mi capisce nessuno. Non posso parlare con nessuno.”
Questa frase esprime un bisogno profondo di ascolto vero e attento.

Cosa succede durante il percorso terapeutico

Un percorso di psicoterapia per adolescenti a L’Aquila parte sempre da:

1. Colloquio iniziale con i genitori e/o con la ragazza o il ragazzo, in base alle necessità; va tenuto presente che un passaggio con i genitori è importante e indispensabile, per motivi clinici e legali, data la minore età
2. Fase di conoscenza reciproca in cui si inizia a comprendere il disagio e si strutturano obiettivi condivisi
3. Incontri generalmente settimanali in cui, dentro uno spazio di parola con il ragazzo o la ragazza, si costruisca gradualmente la fiducia necessaria per lasciarsi andare, raccontarsi e cercare insieme modi per star meglio

Il terapeuta usa un linguaggio semplice e un lessico condiviso con l’adolescente, costruendo una relazione basata su:

• ascolto senza mai giudizio
• rispetto dei tempi, dei modi e delle caratteristiche dell’adolescente e della sua famiglia
• empatia e fiducia nella persona e nel nucleo familiare

Il coinvolgimento dei genitori può variare: in alcuni casi sono previsti colloqui familiari, in altri il lavoro è più individuale. Ma sempre c’è il loro coinvolgimento, da prendere in considerazione caso per caso in termini di modalità ed intensità.

Che tipo di approccio viene utilizzato?

A L’Aquila, molti terapeuti utilizzano vari approcci teorici e metodologici per prendere in carico un adolescente. Ci sono colleghi con orientamento cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale e familiare, approcci narrativi e simbolici, ecc.

Io uso il mio approccio psicodinamico e gruppoanalitico, che mira a prendere in carico i conflitti interni alla psiche dell’adolescente e le loro connessioni con gli elementi familiari e sociali che ne fanno parte.

L’obiettivo, sia chiaro, non è mai quello di “aggiustare” l’adolescente, ma di costruire insieme strumenti per comprendersi, esprimersi e crescere. Perché la sua vita futura proceda secondo la migliore prospettiva possibile e in base a ciò che lei o lui veramente è.

Come aiutare un adolescente a iniziare un percorso

Molti ragazzi rifiutano l’idea della terapia, soprattutto se imposta da genitori o insegnanti.
Ecco alcuni consigli utili:

• Non dire: “Hai bisogno di uno psicologo.”
  ➤ Meglio: “Potrebbe forse aiutarti parlare con qualcuno che sia estraneo e che non ti giudica mai? Che ne pensi?”
• Non presentare la terapia come una punizione
  ➤ Ma come un’opportunità per stare meglio
• Accompagnala/o al primo incontro, ma lascia spazio alla sua autonomia

Spesso, poco a poco, la/lo ragazza/o può iniziare a viversi lo spazio come proprio.

Psicoterapia adolescenti a L’Aquila: un dialogo possibile

In adolescenza è sempre importante avere qualcuno che sia interessato ad ascoltare, che sappia vedere tra le righe, per accogliere la rabbia senza spaventarsi, il silenzio senza allontanarsi, la paura senza intimorirsi.
Un terapeuta non dà mai soluzioni, ma entra in relazione con il ragazzo e lo aiuta a dare un nome a ciò che sente, ad affrontarlo con nuovi strumenti e a imparare a fidarsi di sé.

“Non è cambiato il mondo fuori. Ma ora ho fatto qualche passo in più per provare ad affrontarlo.”

In conclusione: non servono risposte, ma un vero ascolto

L’adolescenza è una fase importante, con alcune fragilità e punti critici, ma soprattutto tanto ricca di potenziale. Perché è il primo passo fatto fuori dalla fase infantile e verso la vita adulta.

È una fase di passaggio, di crescita.

La psicoterapia può essere un’opportunità per comprendere i significati del disagio e coglierne il potenziale trasformativo.

Se vivi a L’Aquila e stai cercando un aiuto per tua/o figlia/o – o sei tu stessə un adolescente in difficoltà – sappi che esistono spazi in cui provare a farsi ascoltare senza essere giudicati.

La psicoterapia per adolescenti a L’Aquila costituisce la possibilità di un dialogo. E se il dialogo avviene, può davvero fare la differenza.